Incontrare le persone con le quali interagisco quotidianamente a mezzo social e incontrarne di nuove è una sensazione indescrivibile, mi regala ricchezza e mi incoraggia a continuare le ricerche.
Torno quindi più che volentieri al Centro del Benessere di Milano Lambrate, sede anche di Shiatsu Editore, per una chiacchierata sugli alimenti processati.
Ne parliamo tanto ma davvero siamo consapevoli di come si ottenga il riso brillato piuttosto che il pepe nero? E non basta il bollino Bio a proteggere il consumatore, vanno compresi i processi industriali che, spesso, tacciono in etichetta i cosiddetti residui di produzione (con beneplacito della normativa).
Ci soffermeremo anche sullo zucchero e su due studi scientifici di recente pubblicazione, uno legato alle bevande, l’altro all’alimentazione infantile.
Non credo sia più trascurabile l’emergenza alimentare che sta travolgendo le nostre vite e che diventa sempre più un’emergenza sociale.
Sapete quanto zucchero contiene un succo 100% frutta in brik? Mediamente 11g su 100ml. Il limite di assunzione giornaliero consigliato da OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è meno del 10% del fabbisogno quotidiano espresso in calorie, ovvero meno di 50g per un adulto medio in salute e con attività fisica regolare.
Lo studio NutriNet Santè rappresenta la più imponente raccolta di dati epidemiologici sia per numero di partecipanti che durata nel tempo e molto dice delle correlazioni tra bevande zuccherate e patologie oncologiche e infiammatorie.
È questo un esempio di lettura che non può essere eluso, va compreso, “digerito” e condiviso.
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